Smart Working 2025: Le Nuove Regole dopo il DDL Lavoro

Smart Working 2025: Le Nuove Regole dopo il DDL Lavoro

Smart Working 2025: Le Nuove Regole dopo il DDL Lavoro

Guida pratica e aggiornata per praticanti consulenti del lavoro: comunicazioni entro 5 giorni, contenuti dell’accordo, sicurezza e tutele INAIL, controlli digitali e diritto alla disconnessione. Con checklist operativa, errori ricorrenti e FAQ.

Una stagione di assestamento: perché cambia nel 2025

Contesto Il 2025 rappresenta l’anno di stabilizzazione del lavoro agile dopo la fase emergenziale. Il Collegato/DDL Lavoro ha tipizzato la gestione delle comunicazioni amministrative introducendo il termine di 5 giorni per l’invio al Ministero del Lavoro in caso di inizio, proroga, variazione e cessazione dello smart working. Tale nuovo standard si innesta sulla disciplina “di base” della L. 81/2017 (artt. 18–23) e sulle modalità tecniche previste dal DM 149/2022 (portale Servizi Lavoro / invii massivi).

Timeline essenziale

  • 2022 – DM 149/2022 definisce modello e canali delle comunicazioni (portale, file Excel/API).
  • 12 gennaio 2025 – Entrata a regime del termine 5 giorni per i privati previsto dal Collegato Lavoro.
  • 27 marzo 2025Circolare MLPS n. 6/2025: la decorrenza dei 5 giorni è ancorata all’inizio effettivo della prestazione agile; indicazioni su proroghe, variazioni e cessazioni.

Cosa cambia / cosa resta

  • Cambia: termine perentorio di 5 giorni (privati), puntualizzato per tutti gli eventi (start, proroga, variazione, stop).
  • Resta: accordo scritto tra le parti con contenuti minimi L. 81/2017; informativa salute e sicurezza; tutele INAIL; rispetto privacy e controlli ex art. 4 Statuto.
  • PA e somministrazione: regole di comparto con calendario differenziato (prassi del giorno 20 del mese successivo per i flussi).
Attenzione sanzioni: omissione o ritardo della comunicazione comportano 100–500 € per ciascun lavoratore (art. 19, c. 3, D.Lgs. 276/2003). Conservare sempre ricevute e log di invio.

Implicazioni operative per gli studi. Il nuovo termine “breve” impone: (i) un registro scadenze per gestire start/stop; (ii) procedure per invii massivi (file Excel/API); (iii) allineamento delle policy interne su disconnessione, BYOD e controlli; (iv) aggiornamento dei template di accordo per includere i riferimenti 2025.

📺 Suggerimento didattico:
Ripassa la cornice legale del lavoro agile (L. 81/2017, DM 149/2022, Collegato Lavoro e Circolare MLPS 6/2025). Inserisci qui l’eventuale link alla lezione Copernico.

Le 10 regole pratiche da conoscere (2025)

  1. Comunicazione obbligatoria al MLPS entro 5 giorni (privati) dall’effettivo inizio della prestazione; stesso termine per proroghe/variazioni/cessazioni. Per PA e agenzie: regola del giorno 20 del mese successivo.
  2. Piattaforma: Servizi Lavoro (SPID/CIE) o API/Excel per invii massivi.
  3. Accordo scritto sempre necessario (post-emergenza); si conserva 5 anni (non si trasmette).
  4. Contenuti minimi: durata, alternanza, strumenti, tempi di riposo e misure di disconnessione, controlli e condotte disciplinari.
  5. Sanzioni: 100–500 € per lavoratore per ritardo/omissione comunicazioni.
  6. Stop ai “diritti emergenziali” generalizzati (fragili/genitori under 14), salvo diversa disciplina contrattuale/organizzativa.
  7. Privacy: niente geolocalizzazione; controlli legittimi solo nei limiti di Statuto/GDPR e previa informativa.
  8. Sicurezza: informativa annuale su rischi (art. 22 L. 81/2017); tutele INAIL anche in itinere in certi casi.
  9. Luogo: no postazione fissa; garantire equivalenza tutele e protezione dati.
  10. Documentazione: accordo + informativa rischi + ricevute invio + registro variazioni.

Comunicazioni obbligatorie: cosa, come e quando

Che cosa inviare

  • Nominativi dei lavoratori interessati
  • Date (inizio/fine, nuova scadenza se proroga)
  • Eventi (variazione; cessazione anticipata)

Come inviare

Portale Servizi LavoroComunicazione lavoro agile (SPID/CIE) – disponibile anche file Excel/API per invii massivi.

Quando inviare (privati)

  • Inizio: entro 5 giorni dall’avvio effettivo
  • Proroga: entro 5 giorni dalla stipula della proroga
  • Variazione/Cessazione: entro 5 giorni dall’evento
Attenzione sanzioni: omissione o ritardo = 100–500 € per ciascun lavoratore. Conserva le ricevute d’invio.

Accordo di lavoro agile: i contenuti che non possono mancare

Quadro generale. Lo strumento cardine del lavoro agile rimane l’accordo individuale ex artt. 18–23 L. 81/2017, distinto e autonomo rispetto alla comunicazione amministrativa al Ministero (che ha funzione certificativa/statistica). L’accordo disciplina l’organizzazione della prestazione (tempi, luoghi, strumenti), i diritti del lavoratore (riposi, disconnessione, tutele di salute e sicurezza, trattamento economico/normativo), i poteri datoriali (organizzazione, direttiva, controllo nel perimetro dell’art. 4 Statuto) e le regole su dati e asset aziendali (confidenzialità, cybersecurity, BYOD). È opportuno coordinare l’accordo con CCNL, policy interne (es. Policy di Disconnessione, IT/Security, BYOD), informativa salute e sicurezza (art. 22 L. 81/2017) e documentazione privacy (informativa art. 13 GDPR, eventuale DPIA, registro trattamenti). Prevedere sempre durata (a termine/indeterminato), recesso e procedure di modifica, oltre alla ripartizione di oneri (dotazioni, rimborsi spese) e alle regole sul trattamento di assenze, straordinari e reperibilità.

  • Durata (a termine/indeterminato) e modalità di recesso
  • Tempi di riposo e misure di disconnessione (fasce di contattabilità, blocco notifiche, reperibilità)
  • Alternanza in presenza/da remoto e luogo/i di esecuzione
  • Strumenti (dotazioni, uso di device personali, policy BYOD; standard minimi di cybersecurity)
  • Controlli e condotte disciplinari nel rispetto di Statuto lavoratori e GDPR
  • Sicurezza: richiamo all’informativa sui rischi (consegna almeno annuale) e buone prassi
Tip: allega all’accordo l’Informativa Salute e Sicurezza aggiornata (rev. 2025) e la Policy di Disconnessione.

Privacy, controlli digitali e diritto alla disconnessione

Controlli a distanza (art. 4 Statuto) e GDPR

  • Base giuridica: legittimo interesse (art. 6(1)(f) GDPR) e obblighi di sicurezza/organizzazione. Il consenso del lavoratore non è idoneo per i controlli.
  • Requisiti: necessità, proporzionalità, minimizzazione (art. 5 GDPR); informativa art. 13; eventuale DPIA per strumenti intrusivi; misure tecniche (logging, pseudonimizzazione, cifratura).
  • Strumenti: ammessi solo se funzionali all’organizzazione/sicurezza; vietati sistemi di monitoraggio massivo o eccedenti lo scopo.
  • Conservazione: policy di retention (email/log) coerenti con finalità e minimizzazione.

Geolocalizzazione e tracciamenti

Divieto di geolocalizzazione dei dipendenti in smart working: il Garante ha sanzionato l’uso di sistemi che tracciano la posizione del lavoratore durante la prestazione agile. Implementare controlli non invasivi, alternativi e non basati sulla posizione.

Email, strumenti collaborativi e metriche

  • Audit “light” su volumi/tempi di connessione è possibile se anonimizzato/aggregato e con informativa chiara.
  • Vietate letture sistematiche del contenuto delle email; ammessi filtri antimalware/antispam.
  • BYOD: se consentito, definire Mobile Device Management, separazione profili, cifratura, blocco remoto.

Diritto alla disconnessione

  • Non è un diritto autonomo codificato, ma è obbligatorio indicare in accordo tempi di riposo e misure per garantirlo (art. 19 L. 81/2017; Protocollo nazionale 7.12.2021).
  • Esempi: silenzio notifiche in fasce di riposo; esclusione di reperibilità salvo turni; regole per meeting fuori fascia.

Salute, sicurezza e tutele assicurative

  • Informativa annuale sui rischi generali e specifici (art. 22 L. 81/2017), consegnata al lavoratore e all’RLS.
  • Tutela INAIL anche per attività svolte all’esterno dei locali aziendali e, in determinati casi, per l’infortunio in itinere.
  • Buone prassi: ergonomia postazione, pause VDT, protezione dati in ambienti domestici/terzi.

Errori ricorrenti (e come evitarli)

ErroreConseguenzaSoluzione
Inviare la comunicazione “in anticipo” e non aggiornarla all’avvio effettivoTermine dei 5 giorni calcolato maleAll’avvio effettivo, verifica e registra l’evento corretto (variazione)
Mancanza clausole su disconnessioneRischi ispettivi e contenziosoPrevedi fasce di contattabilità, blocchi notifiche e turnazioni
Monitoraggio invasivoIllegittimità + possibili sanzioni GaranteLimita i controlli, fai DPIA, adotta metriche non invasive
Informativa sicurezza genericaNon conformità art. 22Personalizza per mansioni/luoghi, aggiorna almeno annualmente

Checklist operativa per lo studio

  1. Template accordo 2025 (con disconnessione, BYOD, controlli)
  2. Informativa rischi aggiornata + consegna lavoratore/RLS
  3. Procedura invii Servizi Lavoro (ruoli, deleghe, Excel/API)
  4. Registro scadenze (start/proroghe/cessazioni) con alert 5 giorni
  5. Policy BYOD & sicurezza dati per lavoro da remoto
  6. Archivio ricevute telematiche + conservazione accordi (5 anni)

Suggerimento: integra la checklist nel gestionale e crea alert automatici.

FAQ essenziali

Chi ha “diritto” allo smart working nel 2025?
Non esiste un diritto generalizzato nel privato: si procede per accordo individuale/CCNL/policy aziendale. I “diritti” emergenziali non sono più in vigore salvo diversa disciplina.

Il datore può imporre la geolocalizzazione?
No: il Garante ha ritenuto illecita la geolocalizzazione dei dipendenti in smart working; i controlli devono rispettare Statuto e GDPR ed essere proporzionati.

Serve indicare il luogo preciso?
Non necessariamente, ma è buona prassi limitare i luoghi (domicilio/altro luogo idoneo) e richiamare regole di sicurezza e protezione dati.

📚 Fonti e Bibliografia

Fonti normative e istituzionali

  • DM 149/2022 – modalità e modelli per la comunicazione telematica del lavoro agile – PDF MLPS
  • L. 22 maggio 2017, n. 81 (artt. 18–23; art. 19 disconnessione) – Normattiva
  • Smart working – Servizi Lavoro (portale, invii massivi/Excel, modulistica) – MLPS
  • Protocollo nazionale sul lavoro agile (7.12.2021) – PDF
  • Sanzioni comunicazioni – art. 19, c. 3, D.Lgs. 276/2003 (FAQ URP MLPS) – MLPS – URP

Chiarimenti su “5 giorni” e decorrenza

  • Collegato Lavoro & Circolare MLPS 6/2025 – focus sulla decorrenza dall’inizio effettivo e sugli eventi (proroghe/cessazioni) – ASSIV · FiscoeTasse · Studio Gambalonga

Privacy, controlli e geolocalizzazione

📅 Ultimo aggiornamento: 3 novembre 2025 – h 13:00 CET